martedì 16 dicembre 2008

LA CITTA' DEL MANTO DI STELLE


Il carro avanza faticosamente al vento e alla pioggia che cade battente da giorni. L'acqua inzuppa così tanto il terreno che ha reso la strada simile ad un fiume di fango silenzioso che scorre al vigile sguardo della foresta Gulthmere. Questa sembra osservarvi immobile, velata dalla nebbia alla quale sfuggono solamente le cime degli alberi più imponenti. Il terreno si solleva dolcemente sotto di essa formando alcune colline che spezzano il giogo della foschia per rivelarsi al vostro sguardo. Tra tanti alberi sempreverdi qualche albero spoglio sembra cercar di ghermire il cielo con i suoi rami nodosi. Non potete far a meno di doman
darvi quali abiette creature possano infestare tali luoghi. Poi volgendo lo sguardo dritti di fronte a voi Eccola!

Incastonata tra il mare in tempesta e le pendici delle colline sorge la città che da mesi riesce a tenere in scacco la più grande e potente Westgate. Le sue mura sono alte e robuste ma soprattutto intonse. Non un colpo di mangano o catapulta le ha scalfite; il vostro esercito non è mai riuscito ad arrivarci tanto vicino da poterla assaltare e forse nemmeno da poterla vedere. Innanzi all'entrata e lungo tutta la strada, come due macabri filari, penzolano impalati molti cadaveri con indosso le vesti su cui è ben visibile l'effige di westgate; alcune teste mozze, conficcate su lunghe picche, scrutano inermi il vostro passaggio... corvi spaventati si levano in volo distolti dal fetido pasto.

Appollaiato sopra una piccola altura domina su tutto un te
tro castello. Un edificio massiccio reso quasi spettrale dalla vicinanza della foresta e dai fulmini che creano venature dorate nel cielo plumbeo alle sue spalle, accompagnati dal roboante suono dei tuoni. Issata alla sommità della più alta torre sventola minacciosa, al turbinio del vento, la bandiera di Starmantle.



venerdì 7 novembre 2008

"Como Se Dice...Como Se llama? (OBAMA, OBAMA)"

Ce la possiamo dire una cosa?

Gli USA hanno eletto Obama, svolta storica indipendentemente da ciò che poi farà una volta insediato alla Casa Bianca, e noi italiani non abbiamo niente di meglio da fare che disquisire sulla battuta del nostro presidente del consiglio anzi premier. Questo è il livello della discussione in Italia: politici che fanno a gara per accostarsi alla vittoria di Barack Obama da destra a sinistra e per carineria assoluta lo definiamo abbronzato... chi mi conosce sa come la penso e non mi interessa commentare l'uscita goliardica voglio solo dire che tutto ciò ci rende più tristi!

Per sdrammatizzare vi inserisco un filmatino che se lo ascoltate fino in fondo vi si pianta nella testa e non lo togliete più ( colpa della "zanzara" e di "l'antizanzara") tra l'altro è anche in una lingua che io apprezzo molto ;-)

martedì 28 ottobre 2008

UN SALUTO A JIGORO


Il 28 ottobre di 148 anni fa nasceva il grande maestro Jigoro Kano, fondatore del Kodokan Judo.

Vi invito a scoprire la figura di questo straordinario uomo a cavallo tra l'antica tradizione giapponese e l'incombente modernità del secolo XX.
Buona lettura.


lunedì 27 ottobre 2008

Quando ce vo' ce vo'...


Dato che odio il gioco sleale, ho pensato di scherzarci un po' sopra...







Gila e Shiro
(Che carini)



Oh Gilardino! Non le fare ste cose che tanto i gol li fai lo stesso...e che caspita!


martedì 21 ottobre 2008

La Torre Arcana


Le mappe della Torre Arcana da wizzard.com







Piano 3











Piano 2










Piano 1










Piano 0










Piano -1


ritorno a Westgate

Che cosa devo fare?
Anche questa missione è ormai giunta al termine; è stata dura, ho affrontato un lungo viaggio pieno di imprevisti, insidie e disavventure.Ma adesso? la meta è così vicina eppure così lontana; la casa, la patria, è sotto i miei occhi, i miei piedi calpestano già il suo familiare suolo, quasi la posso toccare, ne posso assaporare la dolcezza.....eppure è già così irraggiungibile. Tutto è stato capovolto, niente è più come prima, la Westgate di un tempo, quella che conoscevo, quella che era quasi diventata la mia nuova casa adesso non esiste più. Un colpo di mano? trame losche e nere sono state tessute alle sue fondamenta e piano piano hanno cambiato il suo volto. Niente è più come prima, tutto è perduto. Mi si chiede di affrontare un'altra missione: salvare la Westgate che fu e con essa la mia famiglia e me stessa. Potrei farlo, dovrei farlo, è tutto ciò che mi resta, la sola cosa per cui possa valer la pena di andare avanti....ma chi può aiutarmi in questa impresa disperata?
Un guerriero di cui conosco appena il nome? Un ladro con l'ambiguo tatuaggio di una maledizione forse non cercata? Uno spadaccino che si venderebbe al miglior offerente per un boccale di birra? Un uomo, un servo devoto di quella che scopro non essere la sua divinità? lo stesso uomo che scopro far parte di una delle più luride, meschine e malvagie sette di queste terre? o forse un elfo oscuro che scopro essere un vampiro? Che triste delusione, mi sono sentita tradita, presa in giro, perché non ho ricevuto la stessa onestà che io ho offerto loro? Sono stanca di segreti e di mezze verità. Ora voglio sapere!
E Adesso, che fare?
Eppure è a queste persone che finora ho dato la mia fiducia. E' a queste persone che ho dato la mia lealtà e nelle mani delle quali ho posto la mia vita.
Ebbene ognuno ha i propri scheletri nell'armadio e forse dovrei continuare a fidarmi, forse dovrei continuare ad andare avanti con quelle stesse persone che mi hanno offerto almeno la loro amicizia. In fin dei conti le nostre vite sono state reciprocamente le une nelle mani degli altri e se sono riuscita a tornare quasi a casa è anche grazie al loro aiuto.
forse potrei dar loro un altra possibilità....

domenica 12 ottobre 2008

La Foresta Gulthmer


...Ormai il peggio sembra passato ed i pensieri funesti che fino a qualche ora prima avevano popolato la mia mente paiono essere spazzati via da una leggera brezza rinvigorente, la stessa brezza marina che adesso mi sferza il viso e spinge con forza la nave verso una nuova meta.

Nonostante sia forte il desiderio di far provare a Miklos quanto sia salata l'acqua del mare...al solo pensiero un ghigno si diping
e sul mio volto...riesco a distrarmi intrattenendomi con uno dei membri dell'equipaggio dal quale penso di poter rubare qualche buon insegnamento. Già in una precedente occasione l'ho visto destreggiarsi egregiamente con i pugnali, e poi non so come ci riesca ma è sempre in grado di ingannarmi...gli è sufficiente un lieve ondeggiare delle spalle per spedire il coltello dalla parte opposta che mi ero immaginato!

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Sono passati tre giorni dalla nostra partenza e una sensazione di smarrimento accompagnata da una forte nausea si è impadronita di me...un malessere generale che ora dopo ora mi rivolta le viscere...un forte bruciore all'altezza del polso...comincio a capire quale possa essere la causa di tutto ciò...il marinaio sulla tolda urla:
'' Terra! Terra! ''
...adesso capisco...la foresta Gulthmere! Prima o poi avrei dovuto fare i conti col passato...se c'è una cosa che l'esperienza ha saputo insegnarmi è che niente può essere messo alle spalle senza subirne una conseguenza.
...una spessa coltre di nebbia ammanta la costa ormai a qualche centinaio di metri di distanza ed i ricordi riaffiorano vividi...Gara...la foresta...ombre che balzano feline da un ramo all'altro e poi un marchio indelebile...

Al solo pensiero di dovermi nuovamente inoltrare nel folto della boscaglia fremo ed a stento riesco a non cadere a terra sulle ginocchia... '' Forza Garret..sbrigati! Dobbiamo scendere con la scialuppa! ''
E' giunto il momento di confrontarsi con lo spettro delle proprie paure e non so se questa volta riuscirò a domare gli istinti...devo cercare di mantenere un barlume di lucidità se non voglio soccombere...

'' Calma ragazzi! Arrivo...arrivo... ''

giovedì 9 ottobre 2008

Trovato finalmente il Tesoro del Poggio: "I DADI DEL BANCIO "


In via del tutto eccezionale sono orgoglioso di mostrarvi i dadi segreti del Bancio!!

Sono stati rinvenuti da una equipe di esploratori, guidata da Giacobbo, all'interno del santo Graal gelosamente conservato in una tomba egizia posta sotto al letto del Bancio!
Qui di seguito, riporto l'originale intervista a Giacobbo subito d
opo il ritrovamento:

<<...è stata una operazione difficile. Siamo giunti al Poggio seguendo una mappa disegnata su un campo di grano vicino a Macciupicciu, ipotizziamo che siano stati i Templari...trovata la casa, vi siamo penetrati approfittando del fatto che il Bancio dormiva, cosa pittosto semplice...dopodichè con il nostro RRASG (Rivelatore Robotizzato Automatico di Santo Graal) abbiamo indiviuduato la presenza del Santo Graal proprio sotto il letto. Alzando di poco le coperte ai nostri occhi si è rivelata una tomba palesemente egizia...aprendola abbiamo visto il calice con degli strani oggetti al suo interno. Dopo attente analisi di laboratorio (fibra di cartonio-14 e raggi Y) abbiamo concretizzato che ci trovavamo di fronte ad una delle più grandi scoperte del nostro secolo: I DADI DEL BANCIO. Attualmente possono essere ammirati al "Museo delle Minchiate" presso la sede Rai di Giza (per informazioni contattare Zachi Awas)>>.

Queste sono le prime foto giunte alla redazione di Campi Bisenzio.


venerdì 3 ottobre 2008

Le pietre!

Garret Garret Garret Garret Garret Garret Garret Garret Garret Garret Garret Garret


<<....lo scrigno...le pietre...sono finalmente nostre...se solo riuscissi ad arrivare alla barca saremmo finalmente salvi....una luce...l'uscita!! Ormai è fatta! Prestoooo!!
...il buio...un abisso senza età. I sensi si confondono. Tutto è filtrato da una lente sfocata...non riesco ad essere parte di me stesso...intorno a me un lento fluire di immagini e colori...persone senza volto...nessun suono riesce a svegliarmi da questo eterno torpore...odore di morte...

...ma ecco che qualcosa tenta di brandirmi...una mano incorporea si avvicina a me..."per volere del potente Bane ti ordino di abbandonare quest'uomo! Torna nella tua livida dimora!"

Un turbine mi avvolge...urla diaboliche mi lacerano il corpo...un'ombra mostruosa si eleva sopra di me e fugge impaurita...lentamente tutto comincia a prendere un aspetto familiare...i miei compagni compongono un cerchio attorno a me , un dolce oscillare accompagna il mio risveglio ed il sussurro delle onde mi riporta alla realtà.

E' come risorgere a nuova vita. Una vita da un sapore nuovo...sapore di libertà!>>

mercoledì 24 settembre 2008

martedì 16 settembre 2008


Nella mente di Garret:

<<Più volte la mia mente è stata attraversata da pensieri funesti ed immagini di morte. In altri tempi sarei già fuggito lasciando i miei compagni in balia delle oscure entità che tentano di bloccare il nostro cammino....ma ora, sento che le esperienze vissute sinora hanno forgiato il mio carattere come il fabbro plasma il ferro per farne taglienti lame. Posso mettere al servizio degli altri la mia capacità di muovermi silenzioso nelle ombre di queste caverne affinchè la nostra missione volga con successo al termine. Non sono più il semplice ladruncolo del porto, è adesso che debbo dimostrare a me stesso di cosa sono capace...Forza Garret è ora di agire! Solo così potrò mettermi alle spalle una vita di espedienti e di vigliaccate!>>


Nelle grotte

La prima cosa che vide fu il buio. Il buio nero della paura. La prima cosa che udì furono delle voci lontane che rimbalzavano nell’aria scura come inchiostro. Poi vide una luce viva che rompeva le tenebre ondeggiando qua e là. Illuminava una parete rocciosa… un cunicolo sotterraneo. La vista si fece più limpida. Una torcia nelle mani ad un uomo in armatura completa dilaniava l’oscurità. Un'altra torcia era tenuta in alto da un essere longilineo e nobile appartenente ad una razza che mai aveva veduto prima. Al suo fianco la figura, di quella che pareva una giovane ragazza, avanzava agile come una cerva e bella come la luna piena in una notte d’estate. Avanti a loro un ragazzo camminava leggero senza far rumore e al suo fianco una ragazza in arme stringeva nervosamente l’elsa di una delle sue spade conscia del pericolo e con occhi di fiamme scrutava la paura che gli avvolgeva. Non erano loro le voci che di stalattite in stalagmite balzavano qua e là inquietando l’animo. Sospiri, parole tronche, frasi spezzate s’accavallavano al gocciolio regolare dell’acqua. All’improvviso uno dei sospiri si fece urlo, una figura fumosa e nera come la notte senza stelle emerse da una parete e colpì. La mano aveva attraversato l’acciaio  dell’armatura, colpito l’uomo e si era ritratta, affogando nella roccia con tutto l’essere in uno sbuffo di fumo scuro. L’uomo sofferente si era inginocchiato e si teneva le mani sugli orecchi. Un fischio terribile gli trapanava la testa e ombre gli offuscavano la vista. Non aveva potuto evitare l’attacco, tutti erano stati colti di sorpresa e molti adesso erano in preda ad un brivido freddo lungo la schiena. Sembravano essere in balia di figure maligne che provavano un sadico piacere a torturarli, di spiriti che uscivano dalle pareti, colpivano e sparivano nelle tenebre della roccia. Alla paura e alla rabbia nessuno di loro pareva immune, ma quando il  compagno si fu ripreso continuarono a procedere verso l’ignoto.

Stolti che passeggiano verso la morte o intrepidi eroi verso un destino superiore? …

giovedì 11 settembre 2008

Prologo


Esiste un luogo, oltre le nebbie dell'abisso, oltre le insondabili ombre della follia e le terre dei dubbi dove la magia esiste, dove i guerrieri in armatura combattono per la gloria, dove l'oscurità fa tremare interi imperi e dove la luce si può nascondere anche nel più tetro cuore. Esiste un luogo che non potremmo mai abitare ma da cui giungono, attraverso i cunicoli inesplorati del sogno, epiche storie di guerre, passione, amore e morte.  E' in questo luogo che in una fredda notte in cui le stelle brillavano invisibili nel cielo, coperte da una candida nebbia, un piccolo essere con il suo liuto entrava in una delle tante taverne. Il locale chiassoso e fumoso, intriso dell'odore di carne arrosto, di tabacco e di vomito, era proprio il posto che cercava. Trasse un profondo respiro e andò a sedersi su di un vecchio panchetto di legno posto in un angolo della sala. Ordinò del sidro al ragazzetto  e iniziò ad accordare il proprio strumento. Quando gli portarono il boccale lo bevve sorseggiandolo gentilmente come fosse nettare divino, si asciugò la bocca con il dorso della mano e iniziò a narrare la sua storia accompagnandosi con il liuto. Quasi nessuno sembrava accorgersi della sua arte ma egli continuò come chi non parlasse per altri che per se stesso. Ma qualcuno nel nostro mondo era in ascolto, e sognava il piccolo essere avvolto ancora nel proprio mantello che parlava e cantava e le sue parole suonavano meravigliosamente armoniose e i fatti descritti si ben rappresentati ch'egli s'accorse di poter percepire gli odori dei luoghi narrati, di poter provare le sensazioni dei personaggi e di poter vedere esattamente ciò che loro vedevano. Fu così, in una sola notte, ch'egli visse un' avventura fantastica che non scrordò più per tutta la sua vita.  Questo è ciò che scrisse al suo risveglio ancora in  preda ad una forte emozione...

lunedì 8 settembre 2008

Lo fai? Sicuro? Mah,fammi un cercare,vai........


Inizia così una fulgida iniziativa per segnare i progressi della nostra campagna ambientata nel Faerun.

Prossimamente troverete la storia e le gesta di coloro che col ferro e la magia scrissero una fantastica avventura nel mondo piu' classico di D&D 3.5

Sedetevi comodi e aspettate le valorose gesta dei Pg...
(se mai ne compiranno una :)