[...] Ti risvegli confuso. I tuoi occhi si aprono lentamente, il tuo corpo non risponde ancora a pieno. Senti una gran voglia di rigettare ma riesci a contenerti. Piano piano riprendi il controllo. Sei sdraiato su di un letto in una stanza illuminata da timidi raggi di sole che filtrano da una vetrata ad arco acuto istoriata . Nel tentativo di alzarti ti fai forza appoggiandoti al comò situato alla sinistra del letto. Riesci a mettirti a sedere. Ancora intorpidito cerchi sul tuo corpo nudo i segni dell'ultima battaglia, nella speranza fosse soltanto un incubo o un'allucinazione. Con amara sorpresa scopri sulle membra cicatrici di cui non avevi ricordo. Volgendo lo sguardo attorno noti che la stanza è chiusa da una porta di legno rinforzata,di fianco alla porta si trova un armadio che occupa quasi l'intera parete. Difronte al letto si trova uno scrittoio con poggiati sopra alcuni libri e i tuoi oggetti magici. Nel camino, tra l'ingresso e lo scrittoio, brillano alcuni tizzoni roventi di carbone che hanno scaldato il tuo riposo.
Lentamente ritrovi le forze, ti avvicini alla porta, tenti di aprirla. Niente. Tenti di nuovo. Invano.
Ti giri e vai verso la finestra, oltre la vetrata si scorge solo una densa foschia. Provi ad aprirla e non ci riesci. Ti senti come un topo in gabbia. Sollevi la pesante sedia in legno dello scrittoio e la scaraventi contro la vetrata. Nessun effetto.
Cerchi di utilizzare le tue arti per aprirti una via di uscita. Niente da fare.
Maledizione! Le divinità del Faerun mi sono avverse!
[...]
2 commenti:
mmmh...la faccenda ovviamente si fa sempre più intricata...
immagino che essendo il post di dominio pubblico valga per ogni personaggio,, giusto?
tu lo hai detto!
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