Consigliato leggere con il sottofondo di "The bard's song"
Sopra un albero di roverella rimaneva seduto in silenzio con un libretto in mano a contemplare un'unica frase:
Sopra un albero di roverella rimaneva seduto in silenzio con un libretto in mano a contemplare un'unica frase:
La lesse e la rilesse, chiedendosi se a volte la "notte" non fosse troppo lunga per poterne vedere la fine. Le foglie mezze morte sferzate dal vento lo stavano avvisando, ed egli sapeva che stava per conoscere il suo destino. In battaglia era estremamente abile e l'astuzia non gli faceva difetto ma presagiva che non gli sarebbe valso niente. Il sogno che quel giorno aveva fatto lo ammoniva di una grande minaccia, tutto il mondo attorno a lui sembrava volergli sussurrare che aver paura non è peccato e che la fuga sarebbe solo la resa temporanea alla ricerca della vittoria definitiva.
Un ululato lontano lo distolse dalla lettura e ancora immerso nei suoi pensieri alzò lo sguardo al cielo: gli astri si trovavano già nella giusta posizione, la luna che pallida appariva tra le nuvole bianche stirate dai venti lo aiutò a vincere i suoi timori e gli tornò alla mente un'altra frase letta tanto tempo prima:
Un ululato lontano lo distolse dalla lettura e ancora immerso nei suoi pensieri alzò lo sguardo al cielo: gli astri si trovavano già nella giusta posizione, la luna che pallida appariva tra le nuvole bianche stirate dai venti lo aiutò a vincere i suoi timori e gli tornò alla mente un'altra frase letta tanto tempo prima:
"E adesso so che bisogna alzare le vele e prendere i venti del destino, ovunque spingano la barca. Dare un senso alla vita può condurre alla follia ma una vita senza senso è la tortura dell'irrequietudine e del vano desiderio"
Si calò il cappuccio del tabarro nero sulla testa, saltò giù dal ramo e sparì nella notte più nera e paurosa che ricordasse.
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